La presidente della Commissione Ue vede Bucha e decide di iniziare il cammino dell’Ucraina verso l’Unione.
Insieme a Joseph Borrell Alto Rappresentante per la Politica Estera, Ursula von der Leyen ha viaggiato in treno fino in Ucraina. Un viaggio durato 12 ore in cui lo scenario è stato devastante. Il treno si è mosso tra tank bruciati e case distrutte poi la presidente della Commissione arriva a Bucha per “portare un messaggio di speranza” ed essere testimone delle orribili crudeltà dell’esercito russo. Qui accende una candela in memoria delle vittime della guerra in Ucraina.
La vista di quelle scene terribile ha sconvolto la presidente von der Leyen. “Qui è successo l’impensabile. Abbiamo visto il volto crudele dell’esercito di Putin, la sconsideratezza e la spietatezza di chi ha occupato la città.” ha commentato la presidente. “Qui a Bucha abbiamo visto l’umanità andare in frantumi. Tutto il mondo è con Bucha oggi”. Ma la numero uno della Commissione europea è convinta che l’Ucraina vincerà questa guerra.
Poi i due vertici delle istituzioni europei raggiungono a Kiev Volodymyr Zelensky che dà loro il benvenuto. Nella capitale Ursula von der Leyen consegna al presidente ucraino i documenti per l’adesione all’Ue. “L’Ucraina fa parte della famiglia europea. Abbiamo sentito molto chiaramente la vostra richiesta e siamo qui per darvi una prima risposta positiva: in questa busta c’è l’inizio del vostro percorso verso l’Ue.” annuncia la presidente della Commissione Ue consegnando a Zelensky il questionario per l’adesione all’Unione. Dopo che sarà stato compilato si dovrà fare la raccomandazione al Consiglio Ue. “Se lavoriamo assieme potrebbe essere anche una questione di settimane”.
Zelensky a von der Leyen: riconsegneremo il questionario in una settimana
Così la presidente della Commissione promette mettendo nelle mani del presidente Zelensky la busta con la bandiera ucraina insieme a quella europea. “Siamo pronti a lavorare con voi 24 ore su 24, sette giorni su sette per compilare questo questionario.” Risoluto Zelensky risponde “Noi lo compileremo in una settimana”. Nel frattempo von der Leyen rassicura di prendersi cura dei rifugiati ucraini perché “non meritano nulla di meno” rispetto a ciò che già stanno facendo i paesi europei.